Aprire la partita iva forfettaria, tasse e consigli vari

La partita iva forfettaria per web designer

Aprire la partita iva forfettaria è un passo veramente bello grande. E quando si parla di pagare le tasse a tutti noi web designer professionisti viene il magone. La prima cosa a cui si pensa sono le batoste che prendono molte aziende italiane in fatto di tassazione fissa o in percentuale.

Da un po’ di tempo è uscita una nuova partita iva che agevola i web designer che vogliono farsi strada nella libera professione. Basta chiedere  al proprio commercialista di aprire la partita iva forfettaria e di certo avrai grandi agevolazioni.

Aprire la partita iva forfettaria ora è ancora più semplice.

Dal primo gennaio 2016 è ancora più facile aprire la partita iva. Questa nuova gestione di partita iva semplificherà la tua vita e anche quella del tuo commercialista di fiducia, facendoti risparmiare parecchio denaro di quello guadagnato con fatica durante l’anno.

Ci sono tre grandi rivoluzioni se così posso chiamarle, dentro a questa partita iva forfettaria. La prima grande novità è che la tassa che andrai a pagare ovvero l’imposta sostitutiva sarà del 5% per i primi 5 anni. Dal sesto anno in poi aumenta al 15%, e questa ultima percentuale se la vai a confrontare con tutti gli altri scaglioni dei vari regimi fiscali è la più bassa.

La seconda novità è l’iva. Quando ho saputo di questa meravigliosa rivoluzione sono saltato sulla sedia. Ora aprire la partita iva forfettaria è un grande vantaggio perché si è esenti dall’iva e dalle ritenute d’acconto che si fanno con le ricevute. Questa novità porta sicuramente il cliente a scegliere te piuttosto che un’azienda con il regime ordinario, dato che andrà a risparmiare sull’iva o sulla ritenuta d’acconto.

Lo so che non sei ancora contento di queste cose e ne vuoi di più e allora ecco la terza novità: non pagare l’irap o quei noiosissimi studi di settore che nessuno sopporta. Questo non è tutto te lo giuro, dato che ci sono pure delle semplificazioni contabili, che vediamo qui sotto.

Lato pratico di costi per la partita iva forfettaria

Per molto tempo ho trovato difficile capire qualcosa sulle varie tasse della partita iva in genere ma questa è veramente semplice. Andiamo a vedere qui in modo semplice cosa può portarti la partita iva forfettaria come costi e guadagni

Ti faccio l’esempio di un web designer freelance che nel regime forfettario ci può stare senza alcun problema soprattutto se ha voluto farsi strada come libero professionista da poco, dopo tanti anni da dipendente.

Andiamo a calcolare il reddito netto, togliendo l’iva del 22% sui costi che hai avuto, questo calcolo viene fatto anche nel momento in cui non hai avuto spese ecco perché si chiama cosi questo regime.

Prendiamo come esempio un professionista web designer che ha guadagnato 25.000 euro andiamo a sottrarre il 22% di iva, questo porterà che il tuo reddito netto è di 19.500 euro.
Ora da questo reddito netto dobbiamo calcolarci l’imposta sostitutiva del 5% che è di 975 euro, sicuramente una bazzecola rispetto come detto sopra a tanti altri regimi.

Dobbiamo anche calcolarci l’inps che per noi web designer o comunque per ogni freelance del settore è del 27,72%, l’inps viene calcolato sempre dal reddito netto. Quindi riprendiamo i nostri 19.500 euro e andiamo a calcolare la nostra gestione separata che sarà di 5.405 circa.

Lati negativi e rischi dell’aprire la partita iva forfettaria

Le belle notizie sono finite per me, ora cominciamo pure con quelle meno felici. Per chi vuole andare ad aprire la partita iva forfettaria o comunque quella ordinaria, dato che in questo caso non si può scappare dal non pagare certe situazioni che vengono fuori ogni anno per ogni libero professionista, dopo aver pagato le tasse sostitutive e quelle separate lo stato ti chiede anche le tasse dell’anno che verrà.

Si parla del 100% sull’imposta sostitutiva e dell’80% sulla gestione separata, questa sì che è una mazzata bella e buona e di certo lo stato non te lo dice due volte.

Non finisce qui, sicuramente le spese di un web designer professionista o comunque di una persona che ha aperto la partita iva forfettaria da poco dato che a fine anno dovrà ricordarsi che dovrà pure pagare il commercialista.

Uno dei rischi dell’aprire la partita iva forfettaria come web designer è quella di andare a sottovalutare quello che per te è un grande sogno ma che si può trasformare in un grande incubo se alle spalle non hai delle coperture.

Non ascoltare chi prende e apre partita iva dopo aver preso un attestato finito un corso o due da web designer o da social media manager. Perché non tutti riescono a starci dentro già il primo anno proprio per questo devi farti i conti in tasca, così da non trovarti alla fine senza soldi per pagare le tasse che ti ho illustrato sopra.
È vero anche che chi vuole aprire partita iva agevolata o meno deve prendersi dei rischi all’inizio, sempre ricordando di avere un budget alle spalle da poter coprire le spese che ci possono essere a fine anno. Questo non vuol dire che tutti quelli che hanno aperto partita iva fanno parte di una cerchia sconsiderata anzi.

Sono persone che hanno fatto un certo tipo di ragionamento per andare a investire su sé stessi, perché molte volte fare il dipendente ti ferma, ti blocca e non ti fa crescere. Sicuramente se le cose ti vanno bene in questa strada da libero professionista vedrai il tuo conto corrente alzarsi senza alcun problema.

Senza dubbio le tasse, che tu sia sul regime ordinario che in quello forfettario, si fanno sentire ad un certo momento dell’anno e credo tu abbia capito di cosa sto parlando: l’acconto tanto odiato da tutti i liberi professionisti.

Ogni regime ha le proprie tasse e le proprie percentuali da pagare. Quindi chiedi al tuo commercialista quale fa al caso tuo come regime. Cerca di farti i tuoi calcoli in tasca dato che il secondo anno sarà sicuramente una bella batosta e non spendere tutto quello che hai guadagnato. Perché altrimenti come farai a pagare tutti i soldi che ti chiederà lo stato se non hai la giusta liquidità in banca.

Hai dei clienti alle spalle?

Come detto qualche riga fa, mi sono trovato a conoscere persone che dopo aver fatto qualche corso prendono la decisione di aprire la partita iva forfettaria o di un altro regime senza farsi prima qualche domanda.

La libertà di lavorare quando si vuole, di prendere in considerazione pensieri stravaganti di come portare avanti l’azienda ti porterà ad un’euforia veramente bella e senza eguali. Puoi partire con tutta la passione che vuoi ma se poi non hai dei clienti che ti sostengono, dove vuoi arrivare?

Appena apri la partita iva forfettaria sicuramente devi cominciare a lavorare subito senza trascurare i più minimi dettagli. Ovviamente cerca di sceglierti i clienti giusti, dato che non molte persone tendono a essere precisi con i pagamenti.

In questo caso posso dirti che puoi mettere via anzi elimina definitivamente i lavori a gratis per darti visibilità, in questo momento non te ne fai nulla e posso dirti con certezza che devi dimostrarti davanti al cliente senza pietà per i pagamenti.

Non svenderti, cerca di dare il giusto, anzi, cerca di dare qualcosa che gli altri non danno ma ricordati che devi pure investire su di te con della formazione annua, altrimenti rischi di rimanere bloccato.

Una delle cose che ho imparato fin dall’inizio è quella di farti pagare prima o comunque farti dare un anticipo cospicuo. Ricordati che se vai ad aprire la partita iva forfettaria hai un massimale annuo di guadagno che per i web designer freelance ammonta a 65.000 euro annui.

Ricordati pure che se superi questa cifra passi immediatamente alla partita iva ordinaria e quindi pagare delle tasse fisse sicuramente più salate di quelle che puoi avere con la partita iva agevolata.

E se un giorno decidi di superare quel limite ricordati che non puoi più tornare indietro alla forfettaria, nemmeno l’anno dopo.

La vera necessità quando apri la partita iva forfettaria

Uno dei passi falsi da non fare è quello di non pensare minimamente nemmeno per un secondo che un qualsiasi commercialista vada bene o peggio ancora pensare di poterti fare le cose in casa. Il commercialista può sicuramente consigliarti e darti una mano nel non sperperare le tue finanze dove non devi o comunque farti risparmiare su tasse che non devi pagare.

Il mio consiglio è quello di trovare un commercialista specializzato o comunque di cui ti puoi fidare, dato che è meglio avere un conto da saldare con il tuo commercialista di fiducia che con lo stato, dato la sua velocità a pignorarti la casa.

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