Personal Branding, come sopravvivere online.

Le parole fanno riconoscere chi le usa

In base alle parole che vengono utilizzate si riconoscono le persone. Ne deriva da questo lo stile della persona il suo grado di aggressività, la disponibilità al dialogo, come affronta la vita e a livello intellettuale la sua vivacità.

Non dobbiamo pensare che le parole siano tutte uguali perché possono intendere disagio, supponenza o umiltà. Le parole che vengono utilizzate hanno il potere di attrarre le persone o di allontanarle quando non sono condivise o non rispondono al loro io profondo. Oltre a questo definiscono anche il vostro io creando fastidio, irritazione o distanza.

Ottenere fiducia

A volte ci sono delle lamentele online perché si ottengono molti “haters” in quanto ci sono delle prese di posizione o perché si è incrementato con tecniche di crescita lecite ma aggressive il pubblico esterno.

Per altri la reputazione è stata compromessa a causa di parole degne delle peggiori bettole di paese. Online i riscontri li potete ottenere mostrandovi diversi, scambiando le carte in tavola con delle comunicazioni forti e sopra le righe o anche se accrescete le controversie.

Importanza delle parole

Se vi preoccupate meno dei like, dei consensi giocherete diversamente e nello stesso tempo evitate invidia ed odio. L’immagine che dovete imprimere è quello di una persona affidabile e competente aiutando gli utenti e intrecciando collaborazioni con professionisti del vostro calibro.

Se postate parole aggressive dove alimentate la frustrazione e la rabbia vi ritroverete un pubblico che inserirà i like e i commenti che vi porteranno solo delle futili metriche che non metteranno certo in evidenza la vostra competenza in un lavoro ben definito. I like non vi pagano e comunque voi come volete apparire all’esterno?

Il Branding non è fatto con i like

Ogni essere umano è egoista e pensa che il mondo giri intorno a lui e alle sue necessità. Copernico affermava “il mondo non gira attorno a noi e il più delle volte non se ne accorge nemmeno di noi”.

Ecco questa è la giusta metafora per farvi capire che nel marketing non occorre una comunicazione volta solo al consenso. Se nella pubblicazione dei messaggi e delle foto cercate solo quelli che generano scalpore con like e commenti avrete ottenuto una fama temporanea ed effimera.

Sicuramente ne sarete contenti al momento ma non genererà un pensiero di voi come persona affidabile. Nel branding la situazione si può definire così: siete quello che dite e che mostrate di apprezzare. Cercare la scorciatoia per il successo non porta a nulla se non ad una trappola solo per voi stessi che può generare critiche e allontanamenti.

Sopravvivere alle critiche

Quando si intraprende un’attività di comunicazione non dovete cercare di essere amici di tutti, di accontentare tutti e di non ricevere critiche. Sicuramente a nessuno piace essere criticato e molti per questo non si espongono pubblicamente. Dovete però capire che chiunque faccia qualcosa è soggetto a critiche e deve correre dei rischi.

Toscanini una volta disse “se volete piacere ai critici, non suonate troppo forte, troppo piano, troppo veloce, troppo lento”. Il voler piacere a tutti è una sfida irrealizzabile. Dovete invece ascoltare tutti, carpire l’idea giusta o la correzione adatta da chi vi critica. Nella ricerca di spunti dovete però analizzare quelle fonti che portano a supporto dati lasciando perdere chi blatera solo per aprire bocca.

Dovete crearvi un pubblico che con le vostre idee si arricchisce e nei vostri contenuti trovi ciò che a lui occorre per la gestione della vira più semplice, appagante e rilassante. Queste sono le persone che sicuramente vi seguiranno nel vostro percorso. Realizzare un prodotto efficace che riesca a catturare il pubblico non è sempre facile, per questo ci sono io come web designer, insieme ai miei collaboratori di Bruce Design, con i nostri servizi ti aiuteremo a creare quello di cui hai bisogno per il tuo marketing o grafica.

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