Se ti dicessi che devi agganciare i tuoi clienti?

Sai di cosa hanno bisogno gli utenti?

Ogni utente che si interfaccia con un sito web, con una applicazione, con software o un tools, ha un bisogno, oppure ha un problema o ancora un disagio. Nella sua ricerca, lui vuole trovare una soluzione, un aiuto, oppure vuole soddisfare un suo bisogno. Per questo è importantissimo sapere e conoscere di cosa necessita l’user, in modo da offrirglielo e creare in lui un’abitudine. Sai cosa vuol dire creare in lui un abitudine? Significa offrirgli un servizio o un prodotto che influenzi il suo comportamento, che sia naturalmente indotto ad usarlo, in questo modo non avrai più bisogno di ricorrere alle call to action o a costose pubblicità. Ovviamente per capire di cosa il pubblico ha realmente bisogno, dovrai conoscerlo molto bene, attraverso tutti gli strumenti che mette a disposizione la user experience.

 

Puoi ricorrere al modello del Gancio

Il modello del Gancio è usato dalle più grandi aziende del web, come Instagram, Facebook, Amazon e anche Google. Se ci pensi, ognuno di noi ormai usa sistematicamente e automaticamente questi servizi, perché si è sviluppata in noi un’abitudine, perché ci offrono un prodotto che soddisfa i nostri bisogni e risolve alcuni nostri problemi. Il modello del Gancio è un sistema che si sviluppa attraverso quattro punti e aiuta a catturare il cliente, facendo nascere in lui un’abitudine verso il prodotto che gli viene offerto, soddisfacendo le sue necessità. Questi quattro punti sono:

  1. Trigger
  2. Azione
  3. Ricompensa
  4. Investimento

Adesso che gli abbiamo elencati vediamoli nelle specifico per capire meglio cosa sono.

 

Trigger: azionatore di comportamento

Nir Eyal, illustrando il metodo del Gancio, dice che per catturare un cliente c’è bisogno di un Trigger, ossia un azionatore di comportamento, che può essere sia esterno, che interno, ma che parte ovviamente dal bisogno del consumatore e va sviluppato in base ad esso. Un esempio di trigger esterno può essere un banner pubblicitario, mentre uno interno può essere uno stato d’animo, un disagio, che l’user attiva per colmarlo. Il trigger offrendo la soluzione spinge all’azione e crea l’abitudine al prodotto o al servizio.

 

Poi arriva l’azione

Una volta che il trigger ha agganciato il cliente, esso sarà portato a compiere un’azione, per ottenere ciò di cui ha bisogno, ovviamente tanto più sarà semplice da eseguire, tanto più sarà alta la probabilità che la compia. Un esempio? La condivisione sui social network, scattare la foto da Instagram, premere play per vedere un video, ma ce ne sono tante altre.

 

La ricompensa per l’utente

Tutto questo deve necessariamente portare alla ricompensa per l’utente, ovvero alla soddisfazione del suo bisogno, e deve essere possibilmente variabile per mantenere alto il suo interesse, deve essere coerente, attinente alle sue aspettative, e si divide in tre categorie:

  • della tribù, attraverso la quale si va a gratificare le voglia di appartenenza e accettazione,
  • della caccia, attraverso la quale si offre l’acquisto di oggetti oppure si fornisce informazioni,
  • del sè, attraverso la quale si va ad appagare e gratificare la capacità personale.

 

L’utente deve investire

Infine arriva il momento in cui il cliente deve dare il suo apporto, deve immettere un valore nel prodotto, in questo modo fa crescere il servizio, il quale crescendo può continuare ad offrire soluzioni e aumentare l’abitudine nell’user, diventando un interazione continua.

 

Tu cosa vuoi dal tuo sito web? Vuoi un servizio a prova di valutazione euristica, vuoi offrire ai tuoi utenti un’usabilità ottimale e user experience coinvolgente, efficace e soddisfacente? Se la risposta è si, ci sono io, come web designer, con i miei collaboratori di Bruce Design, con i nostri servizi ti aiuteremo a creare il tuo sito web.

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