Strategia lead-generation e user experience designer

Lasciare spontaneamente i propri dati per un prodotto o servizio

Quando un cliente visita un sito web commerciale o aziendale potrebbe essere interessato a ricevere informazioni per acquistare o per conoscere un bene, un servizio, più beni, più servizi. Un visitatore casuale che si trasforma in lettore fisso di un sito web anche tramite pagine social (Facebook, Instagram, Twitter, eccetera) e poi in potenziale cliente è per natura stessa del commercio l’obiettivo principe di una strategia pubblicitaria online. E’ importante considerare che i siti web non sono dei semplici cartelloni pubblicitari digitali da leggere ma rappresentano uno spazio dove cliente e azienda dialogano grazie alla presenza di chat interattive, form per commenti e richiesta informazioni, moduli dove i clienti lasciano spontaneamente i propri dati per farsi contattare oppure le proprie opinione come accade per questionari e sondaggi.

Cos’è la lead generation: significato e scopo

La lead generation è si concentra su quest’ultimo aspetto, si acquisiscono clienti interessati a prodotti o servizi invitando i potenziali utenti a lasciare i propri dati in cambio di informazioni. Le strategie online adottate dalle aziende e dai professionisti per attrarre lettori, e utenti potenziali clienti sono infinite e spesso può essere anche il rilascio di e-book gratuiti, campioni, sconti e bonus di acquisto.

Lead Generation: pretese e fobie dei millenial

Chi gestisce attività online sa che gli utenti di oggi sono più informatici e più informati, iperconnessi anche su più dispositivi, severi sulla qualità delle informazioni, dei prodotti e dei servizi offerte da aziende e liberi professionisti, purtroppo…. più fobici nel rilascio di proprie informazioni e dati online a causa di tanti fatti di cronaca, situazioni complesse legate alla privacy nel Web e forse bisogna aggiungere un po’ di pigrizia. Gli e-commerce sono a tutti gli effetti negozi online, spazi dove l’obiettivo principale da raggiungere è chiaro e immediato: vendere e far acquistare. La parte informativa deve essere presente e di conseguenza anche la parte di raccolta dati e moduli, chi frequenta i negozi online, sa che deve essere trovato dal trasportatore che porta il prodotto o dal professionista che offre un servizio. In generale, nel Web ci sono contesti dove le strategie sono più lente, fluide e richiedono più passaggi e altri meno, l’obiettivo di raggiungere un tasso minimo di conversione visitato in cliente è comune. Cosa c’entra l’user experience designer in tutto questo? Lo vediamo subito!

User Experience Designer, Coprywriting e sviluppo interattivo

L’User Experience Designer progetta l’esperienza dell’utente del web analizzando diversi elementi, in particolare: grafica, usabilità, interazioni e contenuti online (architettura dell’informazione).

Raccogliere dati è importante partendo dall’analisi del mercato di un settore, dall’esperienza stessa del brand che si sta consolidando o costruendo attraverso la realizzazione del sito web o dell’e-commerce.

Come abbiamo detto, nella lead generation si devono considerare tante cose come: lo sforzo del lettore nel trasformarsi da soggetto passivo (semplice lettore) ad attivo/interattivo (partecipa, commenta, chiede informazioni) dando i propri dati, timori e anche concorrenza molto forte soprattutto su alcuni servizi o prodotti ad alta richiesta.

All’utente lettore si chiedono tre grandi azioni-sforzi non uno: leggere i contenuti, rispondere a dei quesiti, lasciare i dati. Anche se queste tre azioni vengono eseguite spontaneamente e con piacere, all’azienda e a chi sta lavorando sulla strategia marketing permettono di raggiungere tre risultati, non solo perché “vende” ma perché acquisisce informazioni per migliorare i propri prodotti e orientarsi meglio nel proprio mercato.

L’utente si trasforma in cliente con una spontaneità che viene prevista o percepita, analizzata per costruire l’esperienza grafica, testuale e interattiva. L’user experience designer non lavorerà da solo ma sarà affiancato da Web Copywriter e sviluppatori.

Lead generation, strategie first mobile e contenuti flessibili

Nella costruzione di un sito web, di un e-commerce e della sua strategia lead generation è importante considerare le tendenze e i comportamenti più frequenti degli utenti, soprattutto per aumentare la percentuale di conversione (utente, lettore abituale, cliente).

La realtà di oggi è iperconnessa più da device che da computer desktop ma questi non devono essere del tutto esclusi. La prima grande trasformazione che Web designer e Web master hanno dovuto affrontare non è il passaggio dal Personal computer allo smartphone, ma dal PC al portatile trasformato con tanti esperimenti di mercato in prodotto più piccolo o più grande, fino ad arrivare ai tablet, tablet desktop, eccetera. La suddivisione degli strumenti informatici oggi è più netta, il tentativo di trasformare uno smartphone in un micro computer da lavoro si scontra con la praticità di dover eseguire attività complesse in un piccolo monitor sul lungo tempo. Pensate alla scrittura di un testo, alla creazione di un pdf per documenti importanti completamente da smartphone e tastiera touch per tre o quattro ore di lavoro consecutive, il risultato è evidente e sul mercato ha portato alla creazione di tastiere qwerty per smartphone trasformandoli in una versione più piccola del PC che sopravvive come strumento più letto e usato per la professione, lo smartphone si delega alla comunicazione telefonica, social e al divertimento online e dell’informazione smart. In questa nicchia di tempo, la strategia lead generation e first mobile acquisisce maggiori risultati, dati di potenziali clienti, interazioni.

UX Designer e tendenze dei consumatori, passi indietro passi vanti

Per mobile first si intende la progettazione e ottimizzazione dell’esperienza utente su smartphone prima che da desktop ed è la tendenza odierna degli user designer che dovranno creare design e strutture adatte alla visibilità su piccolo schermo più concentrata, interattiva ma anche più faticosa. Il Web Copy, invece, dovrà studiare un linguaggio semplice e chiaro senza sottovalutare un approccio tecnico, soprattutto in prodotti e servizi specifici o industriali. Dovrà tenere conto di tempi ristretti di lettura, di concorrenza e interazioni come notifiche social che interferiscono sull’attenzione del lettore. Si è parlato tanto in questi anni di piramide rovesciata nella costruzione dei testi ma anche di eliminazione totale del testo a vantaggio di link, banner e immagini per poi tornare indietro e ridare importanza al testo.

Quando parliamo delle tendenze che UX Designer e copywriter devono considerare, intendiamo anche questo: ritorni al passato e corse verso nuovi stili e forme, piattaforme di lettura. La strategia mobile first non può essere mai unica e soprattutto definitiva, ci sarà sempre una gara tra tempi su smartphone o computer, social o Internet senza che nessuno vinca mai in maniera perenne.

 

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